Monitoraggio di Cryptoblabes gnidiella in vigneti delle regioni adriatiche centro-meridionali
M. Pistillo, V. Lasorella, M. Goduti, N. Antonino, O. Grande, I. D’Isita, N. Prencipe, F. Raichini, T. Membola, M. D’Angelo, A. Sitti, L. Corsi, G. Sperandio, S. Ruschioni, P. Riolo, D. D’Ascenzo, A. Guario, G. S. Germinara – Atti- Giornate Fitopatologiche 2024
Da diversi anni, in Italia, sono riportati danni di rilevanza economica su vite dovuti ad attacchi della tignola rigata, Cryptoblabes gnidiella. Il controllo dell’insetto richiede trattamenti tempestivi con principi attivi ad azione ovo-larvicida; tuttavia, la presenza degli stadi giovanili non è di facile individuazione per la localizzazione delle uova e delle larve all’interno del grappolo. A tal fine, sono stati sviluppati e validati alcuni modelli fenologici che consentono di prevedere la durata dei diversi stadi biologici di ciascuna generazione del Ficitide in diversi Paesi. Allo scopo di contribuire alle conoscenze sulla presenza, biologia e dannosità dell’insetto nelle diverse aree di coltivazione della vite in Italia, nel presente lavoro si riportano i risultati di un monitoraggio triennale svolto in vigneti delle regioni adriatiche centro-meridionali (Marche, Abruzzo, Molise, Puglia). In ciascun vigneto, sono stati monitorati i voli degli adulti mediante trappole a delta attivate con erogatori di feromone sessuale e rilevate le temperature minima, massima e media giornaliere. Ciò ha permesso di calcolare le sommatorie termiche relative all’inizio dei diversi voli e di verificare la corrispondenza rispetto ai dati attesi da un modello fenologico basato sul calcolo dei gradi giorno. Nel lavoro sono presentati le curve di volo della tignola rigata nei diversi areali, i danni riscontrati con campionamenti visivi sui grappoli alla raccolta e le potenzialità del modello nel prevedere lo sviluppo delle diverse generazioni.
Leggi la pubblicazione completa